Finanza
La Tensione tra Italia e Francia sul Futuro di StMicroelectronics
2025-04-09

Il governo italiano, attraverso il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ha espresso forti riserve sull'amministratore delegato di StMicroelectronics, Jean-Marc Chery. Questa posizione si è manifestata in seguito al rifiuto del consiglio di sorveglianza, presieduto da Nicolas Dufourcq, della nomina di Marcello Sala, proposto dal ministero italiano. La situazione si complica ulteriormente con l'interesse degli Stati Uniti nella crisi dei chip prodotti dall'azienda. Inoltre, le decisioni prese a livello aziendale hanno sollevato dubbi sulla trasparenza e sulla gestione strategica.

L'Italia detiene una quota significativa di StM holding, pari al 50%, insieme alla Francia tramite Bpi France. Tale equilibrio azionario non ha impedito tensioni crescenti, specialmente dopo la vendita di azioni da parte dei manager senior prima dell'annuncio di risultati finanziari negativi. Ulteriori discussioni con i sindacati e l'esame delle politiche retributive, come lo stipendio annuale di quasi 9,5 milioni di dollari per Chery, aggiungono complessità all'analisi del futuro strategico dell'azienda.

Le Critiche Italiane alla Gestione Aziendale

Gli esponenti politici italiani, in particolare il ministro Giorgetti, hanno criticato aspramente la direzione presa da StMicroelectronics, accusandola di aver ostacolato le proposte nazionali per il board di sorveglianza. Il comportamento evidenziato dai vertici aziendali, inclusa la vendita anticipata di azioni, ha alimentato un clima di sfiducia. L'Italia potrebbe persino valutare azioni legali per difendere i propri interessi.

La decisione del consiglio di sorveglianza di bocciare la candidatura di Sala, proposta dal Mef, ha suscitato indignazione nel governo italiano. Secondo quanto riportato dal ministro Giorgetti, tale scelta appare ingiustificata, dato che Sala possedeva tutte le qualifiche richieste per il ruolo. Le accuse rivolte contro Chery riguardano non solo la gestione finanziaria ma anche la mancanza di trasparenza sui risultati aziendali. Queste controversie hanno portato Roma a considerare un approccio più critico nei confronti della gestione corrente, non escludendo eventuali azioni legali per salvaguardare gli interessi nazionali.

Le Implicazioni Internazionali della Crisi

Oltre alle tensioni interne, la crisi di StMicroelectronics attira l'attenzione degli Stati Uniti, ampliando il contesto geopolitico della disputa. Gli investimenti e le relazioni commerciali globali pongono in primo piano la necessità di una gestione responsabile e trasparente delle operazioni aziendali. L'Italia e la Francia devono trovare un terreno comune per affrontare le sfide emergenti.

La class action avviata negli Stati Uniti e le accuse di opacità nei risultati finanziari hanno reso ancora più delicata la posizione di StMicroelectronics sul mercato internazionale. La rappresentanza italiana nel board rimane squilibrata rispetto a quella francese, aumentando le difficoltà per influenzare le decisioni strategiche. Nonostante ciò, la voce dei tre consiglieri indipendenti rappresenta un elemento cruciale per garantire un processo decisionale equilibrato. Dufourcq sottolinea l'importanza di rispettare le decisioni prese dai membri non designati dagli azionisti, promuovendo così una governance aziendale fondata su principi di integrità e imparzialità.

more stories
See more