Recentemente, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fornito chiarimenti su alcune questioni legate alle polizze catastrofali obbligatorie. Inizialmente previsto per il 31 marzo, il termine per l'adesione a queste assicurazioni è stato prorogato fino al 2025 o 2026, a seconda della tipologia di impresa. Il ministero ha pubblicato una serie di FAQ che spiegano chi deve stipulare tali contratti e quali beni sono coperti. Inoltre, vengono affrontati casi particolari come quelli di imprese in leasing o di edifici in costruzione.
Oltre ai dettagli sull'estensione dell'obbligo e sui benefici coperti, il documento illustra anche il regime sanzionatorio per le aziende che non rispettano i termini. Le sanzioni si applicheranno solo dopo la scadenza ufficiale e influenzeranno l'accesso a contributi e sovvenzioni pubbliche. Il ministero chiarisce inoltre che le sanzioni non avranno effetto retroattivo.
Il ministero ha precisato che tutte le imprese con sede legale in Italia devono adeguarsi alla normativa sulle assicurazioni catastrofali. Questa regola vale indipendentemente dalla sezione di registrazione nel Registro delle Imprese. Le imprese agricole costituiscono un'eccezione all'obbligo. Nel caso di imprenditori che utilizzano immobili per scopi commerciali, l'assicurazione è necessaria solo per la parte destinata all'attività economica.
Inoltre, le imprese che operano attraverso leasing o affitto devono assicurare tutti i beni impiegati nell'attività commerciale, tranne quelli già coperti da altre assicurazioni. I beni immobiliari coinvolti in abusi edilizi o ancora in fase di costruzione non rientrano nell'obbligo. Per facilitare l'applicazione della normativa, le aziende possono aderire a polizze collettive. L'adeguamento delle polizze già esistenti deve essere effettuato al primo rinnovo successivo all'entrata in vigore della nuova legge.
Le aziende che non rispettano i termini stabiliti per l'adesione alle polizze catastrofali rischiano conseguenze significative. Secondo le linee guida emesse dal ministero, il mancato rispetto dell'obbligo influenzerà l'accesso a contributi e sovvenzioni pubbliche. Ogni amministrazione responsabile della gestione di programmi di sostegno dovrà definire le modalità per verificare il rispetto dell'obbligo.
Tali sanzioni entreranno in vigore solo dopo la scadenza definitiva stabilita dal decreto legislativo. Pertanto, le misure punitive non si applicheranno retroattivamente a contributi ottenuti prima della data limite. Il ministero sottolinea l'importanza di garantire che le aziende abbiano sufficiente tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni legali. Questo approccio mira a favorire una transizione ordinata verso un sistema di protezione contro calamità naturali più efficace e inclusivo.