Finanza
Situazione Critica nel Settore del Commercio Italiano
2025-02-22

Il panorama del commercio in Italia presenta un quadro preoccupante, con una crescente disparità tra le aperture e le chiusure di nuove attività. Secondo un'analisi recente, nel corso dell'ultimo anno, solamente 23.188 nuove imprese commerciali hanno visto la luce, mentre ben 61.634 hanno definitivamente chiuso i battenti. Questo rapporto di quasi tre chiusure per ogni apertura rappresenta il peggior dato degli ultimi dieci anni. Gli esperti avvertono che se questa tendenza dovesse continuare, potrebbe verificarsi una completa cessazione delle nuove aperture già entro il 2034.

Questo declino significativo del settore commerciale è stato influenzato da vari fattori economici e demografici. Il rallentamento dei consumi, la mancanza di accesso al credito e la curva demografica sono elementi chiave che hanno contribuito a questa situazione. In particolare, la crisi della natalità nel commercio si è rivelata strutturale: dal 2014 a oggi, il numero giornaliero di iscrizioni è passato da oltre 118 a meno di 64. Un calo verticale che ha accelerato a partire dal 2020, portando a una prospettiva allarmante per il futuro del commercio indipendente.

Inoltre, la dinamica delle chiusure di attività continua ad aumentare, registrando un incremento costante negli ultimi quattro anni. Nel 2024, ogni giorno circa 169 negozi hanno abbassato la saracinesca, rispetto alle 139 del 2020. Questo aumento ha portato il rapporto tra chiusure e nuove iscrizioni vicino a 3 a 1, contro i 1,5 a 1 del 2014. La desertificazione commerciale, ovvero la scomparsa di negozi di vicinato, è più avanzata in alcune regioni come le Marche, Sicilia, Lazio, Sardegna e Umbria.

L'invecchiamento progressivo della popolazione ha anche impattato il sistema imprenditoriale, con la scomparsa di oltre 153mila attività gestite da giovani sotto i 35 anni. Tra queste, quasi la metà appartiene al settore commerciale. Le difficoltà affrontate dai negozi includono un mercato creditizio sempre più restrittivo e un panorama competitivo dominato da grandi gruppi e giganti dell'e-commerce. Questo scenario mette a rischio non solo la sopravvivenza dei piccoli commercianti, ma anche la diversità economica e sociale delle città italiane.

Le conseguenze di questa crisi vanno oltre l'aspetto economico, coinvolgendo aspetti sociali significativi. La desertificazione commerciale minaccia di marginalizzare il canale distributivo che ha reso noti i prodotti italiani in tutto il mondo. Se non verranno adottate misure concrete per contrastare questa tendenza, il rischio è quello di perdere completamente il controllo della distribuzione commerciale a favore di pochi monopolisti e multinazionali online. Questo mutamento potrebbe avere effetti negativi anche sui consumatori, compromettendo la qualità e la varietà dei servizi offerti.

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