Nel cuore della capitale finanziaria italiana, Milano, la piattaforma Bybit, una delle principali borse per l'acquisto e la gestione di criptovalute, ha subito un grave attacco informatico. Secondo le dichiarazioni del suo amministratore delegato, Ben Zhou, il valore del furto è stimato intorno ai 1,5 miliardi di dollari in Ethereum. Nonostante l'enormità dell'evento, Zhou ha garantito che l'azienda sarà in grado di coprire la perdita. Questo episodio potrebbe essere il più grande hack nella storia del settore cripto, con rilevanti ripercussioni sui mercati e sulla fiducia degli utenti.
L'amministratore delegato ha rivelato che dopo l'annuncio, ci fu un aumento dei prelievi da parte degli utenti, ma successivamente si è registrata una calma. Zhou ha assicurato che Bybit ha ottenuto un prestito dai partner per risarcire eventuali danni non recuperabili. L'attacco avvenne durante il trasferimento di fondi da un cold wallet, un dispositivo fisico di custodia delle criptovalute considerato estremamente sicuro, a un hot wallet, che invece opera online.
In precedenza, altre piattaforme di criptovalute hanno già subito attacchi simili. Tre anni fa, Ronin, la blockchain alla base del gioco Axie Infinity, aveva annunciato un furto di oltre 600 milioni di dollari. Anche Binance, uno dei maggiori exchange globali, ha subito un furto di 570 milioni di dollari in criptovalute. Questi eventi evidenziano come il mondo delle criptovalute sia vulnerabile a gravi minacce digitali.
Dopo l'annuncio del furto, il settore criptovaluta è rimasto in attesa di ulteriori sviluppi. Le parole di Zhou hanno cercato di mitigare le paure dei clienti, sottolineando la solvibilità dell'azienda e la capacità di gestire la situazione. Nonostante l'impatto economico significativo, l'obiettivo principale resta quello di rafforzare la sicurezza e la fiducia nei servizi offerti da Bybit.