Il rapporto tra Stati Uniti e Unione Europea si sta intensificando, con il presidente Donald Trump che adotta una posizione sempre più combattiva. Dopo aver dichiarato un presunto successo nei negoziati commerciali con la Cina, Trump ha rivolto le sue attenzioni all'UE, accusandola di pratiche commerciali scorrette. Una delle sue principali critiche riguarda il settore farmaceutico, dove ha emesso un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei medicinali negli Stati Uniti. Tuttavia, esperti mettono in dubbio l'efficacia pratica di tale misura, suggerendo che il problema reale risiede nella struttura fiscale statunitense stessa.
L'attenzione del governo americano è particolarmente focalizzata sull'Irlanda, considerata un rifugio fiscale per molte aziende farmaceutiche statunitensi. Secondo Trump, queste aziende trasferiscono illegalmente profitti dall'America all'Europa, evitando così le tasse americane. Inoltre, l'amministrazione Trump chiede agli alleati europei di contribuire maggiormente alla ricerca scientifica, aumentando i prezzi dei farmaci nei loro paesi. L'ordine esecutivo recentemente firmato appare tuttavia problematico, data la complessità delle leggi sulla proprietà intellettuale e della fiscalità globale.
La questione commerciale si complica ulteriormente con la fine imminente di una moratoria sui dazi imposti dagli Stati Uniti all'Unione Europea. Esperti come Brad Setser suggeriscono che l'Europa potrebbe rispondere con tariffe mirate su settori strategici statunitensi. Tuttavia, l'unità dell'UE resta una sfida significativa, poiché molte nazioni agiscono secondo interessi nazionali piuttosto che coordinare strategie comuni.
Nel contesto più ampio, l'economista Paul Krugman osserva che una parte sostanziale delle importazioni statunitensi dall'Europa è artificiale, essendo influenzata dalle politiche fiscali. Per ridurre i disaccordi commerciali, l'UE potrebbe riconsiderare le proprie politiche fiscali, specialmente in paesi come l'Irlanda, al fine di attenuare le tensioni con Washington.
In conclusione, le relazioni transatlantiche sono segnate da sfide commerciali e fiscali che richiedono soluzioni innovative e coordinate. Mentre gli Stati Uniti puntano a riformare il sistema fiscale internazionale, l'Unione Europea deve affrontare le proprie divisioni interne per presentarsi come un partner globale coerente e forte. Solo attraverso una collaborazione equilibrata sarà possibile trovare terreni comuni e garantire stabilità economica a entrambe le parti coinvolte.