Finanza
Tensioni tra Banco BPM e UniCredit: Nuove Dinamiche nel Settore Bancario
2025-02-18

Il settore bancario italiano è stato scosso da un intenso scambio di comunicati tra Banco BPM e UniCredit. L'ultima mossa della banca guidata da Andrea Orcel, che ha espresso la sua disponibilità a rinunciare all'offerta lanciata su Banco BPM a novembre, ha portato una rapida risposta da parte di Banco BPM. Questo scontro evidenzia le complesse dinamiche finanziarie e strategiche in gioco, con particolare attenzione all'influenza dell'OPA su Anima.

Banco BPM Ribadisce la Propria Posizione

Nella sua dichiarazione, Banco BPM ha espressamente manifestato preoccupazioni riguardo al comunicato emesso da UniCredit. La banca si è impegnata a proteggere gli interessi dei propri stakeholder e la trasparenza del mercato. Ha criticato le insinuazioni di UniCredit sulla validità dell'offerta su Anima e sul ritorno dell'investimento per il gruppo, sottolineando l'importanza di chiarire la propria posizione in caso di approvazione assembleare o eventuale rilancio dell'OPA.

Banco BPM ha ribadito la propria fiducia nel piano industriale e nell'offerta su Anima, affermando che tali azioni porteranno valore ai propri azionisti. Inoltre, la banca ha richiesto precise rettifiche per correggere una rappresentazione errata delle sue decisioni, sostenendo che l'offerta promossa da terzi avrebbe danneggiato gli azionisti di Banco BPM. Infine, ha confermato che manterrà un CET1 ratio superiore al 13%, anche in caso di non applicazione del "Danish Compromise" alla partecipazione in Anima e tenendo conto della remunerazione degli azionisti con un payout all'80%.

Le Implicazioni delle Dichiarazioni di UniCredit

Le dichiarazioni di UniCredit hanno sollevato dubbi sulla stabilità patrimoniale di Banco BPM e sulla sua capacità di mantenere i pagamenti agli azionisti. La banca ha stimato che, senza l'applicazione del quadro normativo favorevole noto come "Danish Compromise", il CET1 ratio di Banco BPM potrebbe ridursi di circa 268 punti base, passando da circa il 13% a un livello vicino all'11%. Questa situazione ha creato incertezze significative sui futuri sviluppi.

L'amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha già criticato le affermazioni di UniCredit, definendole "accuse pericolose" mirate a influenzare gli azionisti prima dell'assemblea prevista per il 28 febbraio. Castagna ha sottolineato che l'offerta di UniCredit non riflette un prezzo equo e ha accusato la banca di esercitare pressioni sul valore del titolo Banco BPM. L'assemblea degli azionisti sarà cruciale poiché si voterà sull'approvazione o meno dell'aumento del prezzo dell'offerta per Anima da 6,2 a 7 euro. Questa decisione è strettamente legata alle condizioni che potrebbero portare Banco BPM ad accettare o respingere parti dell'offerta di UniCredit.

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