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Trionfo italiano nella pionieristica gara a coppie del Cervino Matterhorn Ultra Race
2025-06-27

L'inaugurale edizione del Cervino Matterhorn Ultra Race per team ha scritto un capitolo entusiasmante nella storia delle competizioni di ultratrail, mettendo alla prova l'endurance e la sinergia dei partecipanti su un percorso impegnativo. La formula innovativa, che ha debuttato con una gara di 70 chilometri in coppia, ha offerto uno spettacolo di resilienza e abilità tecniche. Gli atleti hanno affrontato sfide estreme, con passaggi su ghiacciai e dislivelli considerevoli, dimostrando come la preparazione fisica e mentale, unita a un equipaggiamento specialistico, siano cruciali per superare tali prove. Questa competizione non è stata solo una dimostrazione di forza individuale, ma ha anche evidenziato l'importanza del lavoro di squadra e della strategia, elementi fondamentali in un contesto di gara che richiede coordinazione e supporto reciproco tra i compagni di squadra.

La competizione ha regalato momenti di grande intensità, con battaglie ravvicinate per la leadership e prestazioni eccezionali che hanno catturato l'attenzione. Le condizioni ambientali, caratterizzate da caldo intenso e una partenza notturna, hanno aggiunto un ulteriore livello di difficoltà, rendendo la vittoria ancora più significativa per i team che sono riusciti a domare il percorso. Il successo di questa prima edizione sottolinea il crescente interesse per le gare di ultratrail a coppie e la capacità degli organizzatori di creare eventi che non solo sfidano i limiti umani ma offrono anche esperienze memorabili immersi in paesaggi mozzafiato, come le vette imponenti del Cervino. L'attesa per le prossime gare del programma, con un numero elevato di iscritti, conferma la popolarità e l'attrattiva di questo format.

L'epica battaglia per la vittoria: il trionfo delle coppie

La primissima edizione del Cervino Matterhorn Ultra Race, un'estenuante prova di 70 chilometri a coppie, ha visto emergere la straordinaria performance della formazione italiana composta da Andrea Macchi e Matteo Anselmi. La loro vittoria non è stata casuale, ma il risultato di una meticolosa preparazione e di una tenacia ammirevole. L'evento, caratterizzato da un dislivello positivo di 5.000 metri, ha messo a dura prova i limiti fisici e mentali degli atleti, richiedendo l'utilizzo di attrezzature alpinistiche come corde e ramponcini. Il percorso, del tutto inedito, ha condotto i partecipanti attraverso paesaggi alpini mozzafiato, ma al tempo stesso insidiosi, tra Italia e Svizzera, con una partenza notturna che ha aggiunto un'ulteriore dimensione di sfida all'avventura.

La competizione maschile è stata un duello emozionante, con Macchi e Anselmi che hanno ingaggiato una lotta serrata contro la coppia francese di Goguet e Thomasset. Per gran parte della gara, i due team si sono alternati al comando, sfruttando ciascuno le proprie peculiarità: i francesi più agili nei tratti tecnici, gli italiani più potenti nelle sezioni corribili. La svolta decisiva si è verificata nella zona di Zermatt, dove la coppia italiana ha sferrato l'attacco finale, staccando definitivamente gli avversari e tagliando il traguardo di Breuil-Cervinia con un tempo eccellente di 10 ore, 45 minuti e 10 secondi. Il podio maschile è stato completato dagli svizzeri Candide e Jules-Henri Gabioud, dimostrando il carattere internazionale e di alto livello della competizione. La gara femminile ha visto il netto predominio delle francesi Lucie Lacordaire e Mélinda Parfait, capaci di mantenere un ritmo impressionante che le ha portate a concludere la prova in un'ottava posizione assoluta, un risultato eccezionale. Alle loro spalle, le atlete locali Elisabetta Negra e Tatiana Locatelli hanno conquistato il secondo posto, seguite da un'altra coppia valdostana, Martina Botalla e Benedetta Demartino. Anche le coppie miste hanno gareggiato con ardore, con Giulia Saggin e Alessio Breda che hanno meritatamente guadagnato il gradino più alto del podio, seguiti da George Piers Bliss con Marta Viganò e Jenny Andreola con Luca Antonioli. Questo debutto di successo, che ha visto la partecipazione di 134 coppie, ha consolidato la reputazione del Cervino Matterhorn Ultra Race come un evento di spicco nel calendario degli ultratrail.

L'evoluzione del formato gara: successo e prospettive future

La decisione di introdurre una nuova formula di gara, in sostituzione del precedente percorso di 173 chilometri, si è rivelata una mossa vincente per gli organizzatori del Cervino Matterhorn Ultra Race. L'adozione del format a coppie per la distanza di 70 chilometri ha offerto un'esperienza competitiva unica e ha riscosso un notevole successo, attirando un ampio numero di partecipanti. Questa modifica ha permesso di enfatizzare non solo le capacità individuali degli atleti, ma anche l'importanza della collaborazione e della strategia di squadra in un contesto di ultratrail, rendendo la gara più dinamica e avvincente per atleti e spettatori. Il calore intenso e le sfide tecniche del percorso hanno reso la vittoria ancora più significativa per i team che sono riusciti a superare ogni ostacolo.

Il successo del primo CMUR70 a coppie è un chiaro indicatore della crescente popolarità e del potenziale del nuovo format. L'entusiasmo generato da questa gara inaugurale è palpabile, come dimostra l'elevato numero di iscrizioni per le prossime competizioni in programma. Con oltre 900 atleti pronti a sfidarsi nelle gare più brevi di 50, 30 e 15 chilometri, l'evento si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati di ultratrail. L'assenza di pettorali disponibili per le prossime prove testimonia l'enorme domanda e l'attrattiva che il Cervino Matterhorn Ultra Race esercita sulla comunità del trail running. Questo successo non solo consolida la posizione dell'evento nel panorama internazionale delle gare di resistenza, ma apre anche nuove prospettive per future edizioni, suggerendo un'evoluzione continua del programma di gara per offrire sempre nuove sfide e opportunità agli atleti. La manifestazione si propone di continuare a innovare, mantenendo viva l'emozione della competizione e valorizzando la bellezza e la sfida del territorio alpino.

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