L'accordo raggiunto il 3 febbraio ha portato a una sospensione temporanea dei dazi doganali tra gli Stati Uniti, Canada e Messico. Questa decisione ha alleviato le tensioni economiche che si erano accumulate nelle settimane precedenti. Le autorità di entrambi i paesi hanno espresso la volontà di collaborare per migliorare i controlli alle frontiere e combattere il traffico di sostanze illecite. In cambio, l'amministrazione statunitense ha deciso di sospendere l'imposizione di dazi del 25 per cento sui prodotti provenienti dai vicini del Nord e del Sud.

Le misure concordate includono un rafforzamento significativo delle operazioni di sicurezza. Il Messico ha accettato di inviare diecimila militari aggiuntivi lungo il confine con gli Stati Uniti per contrastare l'arrivo di migranti e droghe sintetiche come il fentanyl. Dal canto suo, il Canada ha promesso di nominare un responsabile specifico per combattere il traffico di oppioidi e ha avviato una forza d'intervento congiunta con gli Stati Uniti per affrontare il crimine organizzato. Queste iniziative mirano a proteggere la sicurezza regionale e ridurre i rischi associati al contrabbando di sostanze pericolose.

Il compromesso ha evitato uno scenario potenzialmente disastroso per l'economia nordamericana. La prospettiva di una guerra commerciale aveva generato incertezza nei mercati finanziari, con preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro e l'aumento dei prezzi. Grazie all'accordo, si è evitata una spirale negativa che avrebbe potuto avere ripercussioni negative su tutti i paesi coinvolti. Questo esempio di diplomazia economica dimostra che la cooperazione può portare a soluzioni vantaggiose per tutti, promuovendo stabilità e prosperità nella regione.