Le cento principali società di servizi pubblici operanti in Italia hanno registrato un aumento significativo negli investimenti nei settori dei rifiuti, del servizio idrico, dell'elettricità e del gas. Secondo uno studio recente, tali investimenti sono aumentati del 11% nel 2023, raggiungendo i 23,5 miliardi di euro. L'analisi mette in evidenza non solo una crescita economica ma anche miglioramenti operativi e ambientali, sebbene modesti. Le aziende stanno concentrando i loro sforzi sulle energie rinnovabili, sull'economia circolare e sui nuovi servizi per generare valore aggiunto.
I dati preliminari per il 2024 indicano un leggero miglioramento complessivo, con previsioni positive per la maggior parte dei settori. Tuttavia, l'incertezza economica internazionale e l'inflazione rendono le prospettive per il 2025 più caute. Gli investimenti, specialmente nel campo della tecnologia e della digitalizzazione, rappresentano un aspetto fondamentale dello sviluppo di queste aziende.
Nel 2023, gli investimenti totali delle utility italiane hanno raggiunto un livello record pari a 23,5 miliardi di euro, equivalente all'1,1% del PIL nazionale. Questa crescita è stata stimolata da una forte richiesta di innovazione e modernizzazione infrastrutturale. Le aziende elettriche contribuiscono al 65% degli investimenti totali, seguite dalle multiutility e dal settore idrico. Nonostante ciò, tutti i settori analizzati mostrano un incremento positivo, con un salto particolarmente significativo per le monoutility dei rifiuti, che hanno triplicato i propri investimenti.
La ricerca e lo sviluppo occupano un ruolo sempre più importante nel panorama delle utility italiane. Il 65% delle aziende ha strutturato dipartimenti dedicati alla Ricerca & Sviluppo, rispetto al 63% del 2022. Questa tendenza riflette un crescente interesse per la digitalizzazione e le tecnologie avanzate. Soluzioni innovative come droni, robot e intelligenza artificiale vengono sempre più utilizzate per ottimizzare i processi e migliorare l'efficienza operativa. Inoltre, gli investimenti annui in innovazione ammontano in media al 3% del fatturato, dimostrando un impegno continuo verso la modernizzazione.
Le performance operative e ambientali delle utility italiane mostrano un lieve miglioramento, seppur contenuto. Questo progresso si traduce in una maggiore qualità dei servizi offerti ai clienti, insieme a benefici per l'ambiente e agli azionisti. Tuttavia, l'indebitamento globale è diminuito nel 2023, soprattutto per le multiutility (-33%) e le aziende elettriche (-21%). La redditività del capitale proprio (ROE) ha registrato un aumento significativo, passando dal 5% al 7% per le multiutility e dal 9% al 15% per le aziende del gas.
Le aziende del settore si stanno adattando alle sfide future, puntando su obiettivi chiave come la sicurezza energetica nazionale, la transizione ecologica e la gestione sostenibile delle risorse idriche. Per affrontare efficacemente queste sfide, è necessario ridurre la frammentazione gestionale e promuovere una maggiore integrazione industriale. Ciò permetterà alle utility di accelerare gli investimenti e migliorare le prestazioni, garantendo servizi di alta qualità su tutto il territorio nazionale. Le attese per il 2025 restano prudenti, considerando l'incertezza economica globale e le condizioni ambientali mutevoli.