Nel breve periodo della presidenza di Donald Trump, diverse decisioni hanno suscitato reazioni contrastanti. Una delle meno note riguarda la rinomina del golfo del Messico in "golfo d'America". Questo cambiamento ha avuto ripercussioni non solo negli Stati Uniti ma anche nel Messico e a Cuba. Le autorità messicane e cubane hanno accolto la notizia con una combinazione di indifferenza, indignazione e ironia. Inoltre, Google ha annunciato che si adeguerà al decreto per gli utenti statunitensi, mentre i messicani continueranno a vedere il nome originale.
Le autorità latinoamericane hanno risposto prontamente alla decisione dell'amministrazione Trump. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha minimizzato l'importanza del cambiamento, sostenendo che per il mondo intero il golfo continuerà a chiamarsi come prima. Anche Rocío Nahle, governatrice dello stato di Veracruz, ha ribadito l'identità storica del golfo, citando documenti antichi che lo definivano già cinquecento anni fa.
Queste dichiarazioni riflettono un forte senso di identità storica e culturale. Sheinbaum ha persino proposto, in modo provocatorio, di chiamare gli Stati Uniti "America messicana", basandosi su mappe del 1607. L'ironia della situazione non è sfuggita agli storici come Samuel Truett, che ha ricordato come il termine "America" fosse usato per indicare un territorio molto più ampio prima della fondazione degli Stati Uniti. Per molti latinoamericani, quindi, il nome "America" rimane sinonimo di un'area geografica ben più vasta.
Il decreto ha toccato non solo le alte sfere politiche ma anche la vita quotidiana dei cittadini. Pesatori e gestori di attività turistiche lungo le coste del golfo hanno espresso la loro sorpresa e disappunto. Remes Sánchez, direttore di un'associazione di pesca nello stato di Tamaulipas, ha sottolineato l'importanza storica del nome originale per la sua comunità. Allo stesso modo, Edel Pérez, proprietario di un albergo a Santa Lucía, ha manifestato incredulità per la decisione, sottolineando come il nome "America" sia un concetto molto più ampio.
Google ha annunciato che seguirà il decreto per gli utenti statunitensi, mentre i messicani vedranno ancora il nome originale. Questa decisione ha sollevato questioni importanti sulle differenze territoriali e culturali. La presidente Sheinbaum ha scritto una lettera all'amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, chiedendo di posticipare la modifica, richiamando l'importanza legale del nome originale riconosciuta dall'Organizzazione idrografica internazionale. Il dibattito sui confini tra territorio nazionale e acque internazionali continua ad essere un tema cruciale in questa controversia.