Nel corso del 2024-2025, Mediobanca ha mostrato un andamento positivo nei primi nove mesi di esercizio, registrando un utile netto di 993 milioni di euro. Questo risultato segna un incremento annuo del 5%, superando le aspettative di mercato che prevedevano 964 milioni. La società ha evidenziato un margine di intermediazione in crescita del 5,3%, con costi strutturali saliti del 4,7%. Inoltre, si prospetta una fusione tra Mediobanca e Banca Generali, che potrebbe generare un gruppo con un utile netto stimato di 1,5 miliardi di euro.

L'anno finanziario sta dimostrando un trend solido per Mediobanca, con il coefficiente Cet 1 attestato al 15,6%. Il consiglio d'amministrazione ha deciso di distribuire un dividendo anticipato di 0,56 euro per azione, portando a un controvalore totale di 455 milioni di euro. Questa decisione sarà attiva dal 19 maggio. Gli analisti hanno sottolineato l'aumento del 24,1% nelle commissioni e altri proventi, contribuendo significativamente ai ricavi complessivi.

Il futuro sembra promettente grazie all'aggregazione con Banca Generali, che prevede un aumento dei ricavi fino a 4,4 miliardi di euro. Si attendono importanti miglioramenti nel rapporto cost/income, che scenderà al 40%, e un Rote oltre il 20%. Tuttavia, vengono segnalati alcuni fattori di rischio legati all'Operazione MPS, tra cui una riduzione dell'utile per azione e impatti sul merito creditizio.

Piazzetta Cuccia ha chiarito che tali sfide potrebbero essere amplificate con la combinazione delle due banche. Nonostante ciò, i dati indicano un profilo aziendale resiliente e preparato ad affrontare cambiamenti macroeconomici.

Con queste mosse strategiche, Mediobanca continua a consolidare la sua posizione di forza nel settore bancario italiano, puntando su un modello di gestione efficiente e innovativo. L'integrazione con Banca Generali rappresenta una nuova opportunità per espandere il proprio portafoglio e aumentare la propria competitività a livello internazionale.