Il settore terziario in Italia sta affrontando una serie di sfide legate alla precarietà, al part-time imposto e alla fine del reddito di cittadinanza. Queste minacce hanno portato a un impoverimento delle condizioni occupazionali, segnando una regressione qualitativa nel mondo del lavoro. Tuttavia, esistono proposte concrete per migliorare la situazione, già discusse e messe in pratica da alcune organizzazioni sindacali.
Il declino delle condizioni lavorative nel terziario è evidente, con un aumento significativo della povertà tra i lavoratori italiani. Le riforme degli ultimi decenni hanno contribuito a rendere la precarietà una regola piuttosto che un'eccezione. In particolare, il turismo e il commercio hanno subito ripercussioni maggiori rispetto ad altri settori più stabili.
L'incidenza della povertà assoluta individuale tra gli occupati ha registrato un incremento sostanziale negli ultimi anni. Secondo Eurostat, l'11,8% dei lavoratori italiani è considerato povero, un dato che si allontana sempre più dalla media europea. Il costo della vita supera spesso le retribuzioni percepite, lasciando molte famiglie italiane incapaci di far fronte alle spese quotidiane. L'introduzione dell'assegno di inclusione del governo Meloni ha aggravato ulteriormente la situazione, impoverendo altre 850 mila famiglie, soprattutto quelle appartenenti alle fasce più deboli della popolazione.
Nonostante le difficoltà, esistono strategie per contrastare questa tendenza negativa. Il sindacato Filcams-Cgil, guidato dal segretario generale Fabrizio Russo, ha già intrapreso azioni concrete per migliorare le condizioni dei lavoratori. Tra queste, il rinnovo di contratti nazionali e l'organizzazione di agitazioni sociali.
Russo sottolinea l'importanza di interventi strutturali come la stipula di contratti collettivi nazionali, il consolidamento degli orari di lavoro per chi opera in modo discontinuo e l'introduzione di maggiori tutele per i lavoratori stagionali. Inoltre, incentivi alle imprese legati alla qualità dell'occupazione potrebbero rappresentare una soluzione efficace. Queste proposte sono state oggetto di dibattito durante un evento tenutosi a Roma, dove personalità di spicco hanno contribuito con idee innovative per il futuro del settore. L'obiettivo finale è quello di ridurre la precarietà e promuovere un modello produttivo più equo e sostenibile.