Secondo uno studio di Agici e Accenture, l'Italia potrebbe abbassare il prezzo all'ingrosso dell'elettricità fino al 20% entro cinque anni. Per raggiungere tale obiettivo, è necessario concentrarsi su tre aree principali: riforme del mercato energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili e riduzione del costo del gas naturale. Attualmente, il paese si trova tra i primi posti europei per costi elevati di energia elettrica, con effetti negativi sulla competitività aziendale e sulle famiglie.
L'analisi evidenzia che la dipendenza dal gas, un mix energetico insufficientemente sostenibile e una localizzazione non ottimale delle risorse rinnovabili sono le cause principali di questi alti costi. Le proposte includono lo sviluppo di piattaforme innovative per contratti a lungo termine, semplificazione delle procedure autorizzative e negoziazioni collettive a livello UE per diversificare le fonti di approvvigionamento.
Le riforme del mercato rappresentano il primo passo verso una maggiore stabilità dei prezzi. Lo studio suggerisce di ridurre il ruolo del gas come determinante principale del prezzo, introducendo strumenti più trasparenti e liquidi per negoziare contratti a lungo termine per le energie rinnovabili.
Lo sviluppo di una piattaforma simile al Maver permetterebbe ai fornitori e ai clienti di negoziare in modo più efficace, riducendo rischi e costi. Questa soluzione favorirebbe anche l'inclusione di piccoli consumatori e PMI nei Power Purchase Agreement (PPA), ampliando così il mercato delle rinnovabili. Inoltre, lo studio sottolinea la necessità di superare il modello tradizionale basato sui costi variabili dei combustibili fossili, adottando nuovi strumenti in grado di integrare i crescenti investimenti nelle tecnologie verdi.
Un secondo pilastro fondamentale è l'accelerazione dello sviluppo delle energie rinnovabili attraverso interventi mirati. La semplificazione delle procedure autorizzative e l'implementazione di strumenti di supporto, come il FerX transitorio, sarebbero cruciali per aumentare la capacità installata e la produzione di elettricità da fonti sostenibili.
La strategia proposta include anche la riduzione del costo del gas mediante negoziazioni collettive a livello UE e investimenti in infrastrutture per diversificare le fonti di approvvigionamento. L'obiettivo è quello di rendere il sistema energetico italiano più resiliente e meno dipendente dai contesti geopolitici incerti. Inoltre, lo studio mette in evidenza l'importanza di favoregere il repowering degli impianti esistenti e di promuovere innovazioni tecnologiche per garantire una produzione energetica sicura e sostenibile nel futuro. Questo approccio integrato consentirebbe di avvicinare il costo dell'elettricità italiana a standard più competitivi, come quelli della Germania e del Regno Unito.