Finanza
Un Fronte Comune Europeo contro l'Inclusione dell'Incenerimento nel Sistema Ets
2025-03-21

Un gruppo di associazioni europee, tra cui Assoambiente e altre organizzazioni chiave del settore della gestione dei rifiuti, hanno unito le forze per opporsi all'inclusione degli impianti di termovalorizzazione nel sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (Eu Ets). Preoccupate dalla decisione della Commissione europea di valutare tale inclusione, queste associazioni hanno evidenziato come tale approccio non solo non promuova una riduzione delle emissioni di CO2, ma possa anche ostacolare il progresso verso un modello circolare più efficace. L'obiettivo principale del documento congiunto è quello di mettere in guardia sui potenziali effetti negativi legati all'applicazione del sistema Ets al settore dei rifiuti.

Le Associazioni Si Mobilitano per Proteggere la Gestione Sostenibile dei Rifiuti

In un contesto caratterizzato da sfide sempre più complesse nella gestione dei rifiuti, diverse associazioni europee si sono coalizzate per ribadire le criticità associate all'introduzione del sistema Ets nei processi di incenerimento. Il documento, firmato da entità italiane, francesi, spagnole e austriache, mette in evidenza come l'attuale struttura economica del sistema non tenga conto delle specifiche esigenze del settore. In particolare, viene sottolineata la necessità di prevedibilità nei costi per le autorità locali e i cittadini, elemento che risulta compromesso dalla volatilità dei prezzi associati al CO2 nel sistema Ets.

Inoltre, si teme che questa misura possa indurre uno spostamento dei rifiuti verso trattamenti meno ecologici, aumentando così le emissioni totali e contravvenendo ai principi fondamentali della Direttiva quadro europea sui rifiuti. Una preoccupazione aggiuntiva riguarda l'utilizzo dei ricavi generati dalla gestione dei rifiuti, che secondo le associazioni sarebbe meglio destinata a progetti nazionali per ridurre le emissioni di carbonio piuttosto che integrarsi in un mercato globale come l'Ets.

Infine, il documento pone l'accento sulla valorizzazione energetica dei rifiuti non riciclabili, un aspetto cruciale per ridurre il deposito in discarica e le relative emissioni. Questo documento resta aperto a nuove adesioni da parte di altre realtà europee interessate alla difesa di un approccio sostenibile e coerente.

Dalla prospettiva di un giornalista, questo caso rappresenta un chiaro esempio di come la pianificazione ambientale debba essere accompagnata da una profonda comprensione delle peculiarità di ciascun settore. La soluzione non sta necessariamente nell'uniformare tutti i sistemi sotto un’unica cornice regolatoria, bensì nell’adattare le politiche alle specifiche esigenze di ogni ambito industriale. È fondamentale che le future direttive UE tengano conto di queste criticità per garantire risultati realmente sostenibili ed efficaci.

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