Il bonus sociale per i rifiuti, introdotto nel 2019 ma attivabile solo ora grazie a un Dpcm recentemente pubblicato, offre una riduzione del 25% della Tari o delle relative tariffe per le famiglie in condizioni economiche disagiate. Questo beneficio è destinato a nuclei familiari con un indicatore economico Isee fino a 9.530 euro, estendibile fino a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli. Le modalità operative verranno stabilite dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Inoltre, per coprire i costi legati all’implementazione del bonus, sarà introdotta una componente perequativa applicata a tutte le utenze.
Grazie al decreto fiscale del 2019, le famiglie in difficoltà economica potranno beneficiare di uno sconto significativo sulla tassa per la gestione dei rifiuti urbani. L’importo dell’agevolazione corrisponde al 25% della tariffa annua prevista dalla normativa locale. Gli utenti interessati devono soddisfare determinati requisiti legati al proprio reddito, misurato tramite l’Isee. In particolare, il tetto massimo è fissato a 9.530 euro, ma può essere ampliato fino a 20mila euro per le famiglie numerose.
Le disposizioni contenute nel Dpcm pubblicato il 21 gennaio chiariscono i criteri per accedere al bonus sociale rifiuti. Per essere eleggibili, le famiglie devono dimostrare un reddito inferiore alla soglia stabilita e fornire documentazione adeguata. Le famiglie con più dipendenze finanziarie, come quelle con quattro o più figli, godranno di vantaggi aggiuntivi, riflettendo l’attenzione verso le situazioni più complesse. Queste norme entreranno in vigore a partire dal 28 marzo, ponendo le basi per un’applicazione pratica della misura.
L’attuazione del bonus sociale per i rifiuti richiede un coordinamento tra diverse autorità competenti. L’Arera assumerà un ruolo chiave nella definizione delle modalità operative per l’assegnazione delle agevolazioni tariffarie. In collaborazione con enti locali e operatori del settore, si occuperà anche della creazione di un meccanismo per equilibrare i costi associati alla misura.
Per garantire la sostenibilità finanziaria del programma, l’Arera istituirà una componente perequativa da applicare universalmente alle utenze domestiche e non domestiche. Tale contributo sarà diretto in un fondo speciale gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Nello stesso tempo, verranno introdotti sistemi di gradualità nell’applicazione delle riduzioni tariffarie, per consentire un adattamento ordinato durante i primi dodici mesi di implementazione. Questo approccio mira a minimizzare gli impatti economici sulle amministrazioni locali e sui fornitori di servizi, garantendo allo stesso tempo che i benefici raggiungano efficacemente le famiglie bisognose.