Il piano strategico europeo per l'industria automobilistica si concentra su cinque pilastri chiave: innovazione e digitalizzazione, mobilità pulita, competitività e resilienza, competenze e parità di condizioni. L'obiettivo è sostenere la transizione del settore verso una mobilità pulita, connessa e autonoma, rispondendo ai nuovi sfide geostrategiche. Tuttavia, le associazioni industriali esprimono preoccupazioni sulla mancanza di misure specifiche e l'eccessiva enfasi sull'elettrificazione.
L'Unione Europea mira a rafforzare la propria posizione di leadership in ambito tecnologico, promuovendo veicoli connessi e autonomi basati su software e intelligenza artificiale. Questo approccio include l'implementazione di test stradali per veicoli privati e pubblici, nonché l'accelerazione della costruzione di infrastrutture di ricarica per veicoli commerciali lungo i principali corridoi logistici europei. Inoltre, il piano prevede incentivi finanziari per stimolare la domanda di veicoli elettrici, inclusa l'esenzione dai pedaggi per i mezzi pesanti a zero emissioni.
L'innovazione tecnologica è al centro del piano europeo per il futuro dell'automobile. La Commissione intende lanciare un'Alleanza Europea per Veicoli Connessi e Autonomi, che riunirà attori chiave del settore per sviluppare standard comuni e architetture hardware e software europee. Il progetto prevede anche l'accelerazione dei test stradali sia per i veicoli privati che per quelli pubblici, contribuendo alla diffusione delle tecnologie di guida autonoma. Per supportare questa transizione, sono previsti incentivi per veicoli elettrici, tra cui opzioni di finanziamento per gli Stati membri e l'introduzione di un sistema di leasing sociale per veicoli a zero emissioni, nuovi e usati.
Il piano affronta le implicazioni socio-economiche della trasformazione del settore, introducendo misure per proteggere i posti di lavoro e promuovere competenze future. Viene proposto un Osservatorio Europeo per monitorare le tendenze occupazionali e identificare lacune di competenze. Inoltre, il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione verrà modificato per offrire un sostegno più rapido e ampio ai lavoratori interessati dalle transizioni industriali.
La gestione delle transizioni socio-economiche rappresenta un aspetto cruciale del piano europeo. Un Osservatorio Europeo sarà istituito per raccogliere dati sulle tendenze occupazionali e identificare futuri punti caldi in termini di competenze. Questo permetterà di pianificare interventi preventivi per affrontare eventuali carenze. Inoltre, il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione verrà reso più flessibile, consentendo alle aziende stesse di attivarlo oltre che agli Stati membri. Per garantire una transizione equa, la Commissione esplorerà modi per semplificare le normative che regolano l'industria automobilistica, migliorando la coerenza tra diverse disposizioni legislative. Saranno inoltre adottate misure per proteggere la competitività a lungo termine dell'industria europea, assicurando che gli investimenti esteri contribuiscano positivamente allo sviluppo del settore.