Nel primo bimestre del 2025, l'Italia ha registrato un aumento significativo nella domanda di gas rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La crescita, che ha raggiunto il 8%, è attribuibile a diversi fattori, tra cui le condizioni climatiche più rigide. Questo incremento si è tradotto in una maggiore richiesta da parte dei consumatori civili, con un notevole salto nell'utilizzo per la produzione di energia termoelettrica.
Le importazioni di gas hanno seguito una tendenza simile, mostrando un modesto incremento del 2%. Gli approvvigionamenti via pipeline hanno giocato un ruolo cruciale, con alcune rotte che hanno visto notevoli aumenti mentre altre hanno subito contrazioni. In particolare, il gas proveniente dall'Algeria ha registrato un incremento significativo, compensando le riduzioni nelle forniture attraverso altri punti di ingresso. Il contributo del gas naturale liquefatto (GNL) è rimasto stabile, con un aumento nei flussi da alcuni terminali che ha bilanciato la diminuzione in altri. Inoltre, la produzione nazionale di gas ha mostrato un miglioramento grazie al contributo di nuove fonti sostenibili.
L'aumento della domanda di gas riflette non solo le sfide immediate legate alle condizioni atmosferiche, ma anche la necessità di investire in infrastrutture energetiche più resilienti e sostenibili. L'Italia sta affrontando questa situazione con misure concrete, come l'incremento delle importazioni e l'ottimizzazione delle risorse esistenti. Questo scenario evidenzia l'importanza di promuovere soluzioni energetiche innovative e di favorire l'adozione di energie rinnovabili per garantire una maggiore sicurezza energetica e un ambiente più pulito per le future generazioni.