Il mercato finanziario italiano si prepara all'annosa stagione dei dividendi, offrendo interessanti opportunità per gli investitori. In questo periodo, l'attenzione si concentra sui rendimenti delle principali aziende quotate a Piazza Affari, che promettono resi superiori rispetto ai titoli di Stato. L'entusiasmo è alimentato da previsioni favorevoli per il 2025, con l'indice Ftse Mib in forte ascesa e prospettive incoraggianti per una generosa distribuzione di dividendi.
Gli analisti evidenziano come il settore bancario stia emergendo come protagonista assoluto della stagione dei dividendi. Le banche italiane più importanti, come MPS, Banco BPM, Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio, prevedono rendimenti netti che superano ampiamente il 5%. In particolare, MPS potrebbe sorprendere con una cedola superiore al 10%, dimostrando la solidità del sistema bancario nazionale. Non solo le banche, ma anche aziende industriali e del settore energetico continuano a garantire rendimenti elevati, con special rilievo per Eni, Italgas, Snam ed Enel.
L'interesse verso i dividendi non conosce confini settoriali. Tra le date chiave da segnare sul calendario, il 22 aprile 2025 vedrà lo stacco di dividendi da parte di Unicredit, Prysmian, Stellantis, Iveco e Ferrari, mentre il 19 maggio 2025 sarà il turno di aziende come Banco BPM, FinecoBank, Intesa Sanpaolo, Italgas e Nexi. Queste date rappresentano momenti cruciali per gli investitori, che possono beneficiare di rendimenti significativi.
L'AllianzGI Dividend Study prevede un incremento delle distribuzioni di dividendi in Europa del 4% rispetto all'anno precedente. In Italia, le distribuzioni dovrebbero raggiungere i 32 miliardi di euro nel 2025, con ulteriori aumenti previsti per il 2026. Questi dati confermano l'importanza strategica dei dividendi nell'attraere investitori e valorizzare le aziende quotate. La distribuzione regolare di utili agli azionisti rimane un indicatore fondamentale della salute economica di un'azienda, stimolando fiducia e crescita nel lungo periodo.