Nel cuore del Bangladesh, l'Università di Dhaka, fondata nel 1921, ha riemerso come un simbolo vivente della lotta per la giustizia sociale. Nel giugno 2024, una decisione controversa dell'alta corte ha riacceso le fiamme della protesta tra i giovani bengalesi, determinando un’ondata di movimenti che hanno portato a cambiamenti epocali. La corte ha stabilito che il 30% delle posizioni pubbliche sarebbe stato riservato ai discendenti dei combattenti per la libertà del 1971, scatenando indignazione e tensioni crescenti. Le manifestazioni si sono trasformate in una critica radicale al governo autoritario guidato da Sheikh Hasina, culminando con la sua dimissione il 5 agosto 2024 e l’ascesa di Muhammad Yunus come capo di un governo provvisorio.
In luglio 2024, il Bangladesh è stato attraversato da un profondo malcontento generazionale. Un paese di oltre 170 milioni di abitanti, dove quasi metà dei giovani rimane disoccupata nonostante livelli elevati di istruzione, ha visto crescere una rivolta che ha preso il nome di "rivoluzione di luglio". L'università di Dhaka, luogo storico di formazione politica e sociale, è diventata il fulcro delle proteste studentesche contro una quota privilegiata per i discendenti dei veterani del conflitto del 1971. Questa decisione giudiziaria ha suscitato forti opposizioni, percependosi come una forma di favoritismo ereditario in un sistema già segnato da profonde iniquità. Gli studenti universitari, spinti dal desiderio di una società più giusta e meritocratica, hanno sollevato critiche verso il governo di Sheikh Hasina.
Le tensioni hanno rapidamente trovato terreno fertile in tutto il paese, alimentando violenze e scontri che hanno lasciato centinaia di vittime e migliaia di arresti. Alla base delle proteste c'era la frustrazione dei giovani, stanchi di dover competere in un sistema economico e politico che sembrava ignorare le loro esigenze. Rim Jim, un'artista e attivista di 25 anni, rappresenta uno dei volti di questa nuova generazione impegnata a sfidare le tradizioni patriarcali e a chiedere maggiore laicità nella società. Nell'università di Dhaka, le condizioni difficili nei dormitori e l'influenza oppressiva del partito studentesco Chhatra League hanno contribuito ad accrescere il malcontento.
La situazione era particolarmente difficile per gli studenti residenti nei dormitori sovraffollati, dove stanze progettate per quattro persone venivano occupate da dieci o più. Molti giovani erano costretti a dormire negli spazi comuni, sopportando condizioni insostenibili per anni. Alcuni hanno cercato rifugio nel partito governativo sperando di ottenere una sistemazione dignitosa, ma la maggior parte ha abbandonato gli studi o si è unita alle proteste. Con la caduta di Sheikh Hasina e la messa al bando della Chhatra League, la vita studentesca sta lentamente tornando alla normalità, offrendo agli studenti la possibilità di proseguire i propri percorsi accademici senza interferenze politiche.
L'impatto della "rivoluzione di luglio" è stato significativo, segnando la fine di un'autoritarismo consolidato e aprendo nuove opportunità per il futuro. Il Bangladesh, sotto la guida temporanea di Muhammad Yunus, guarda ora verso un periodo di transizione e riforme. I giovani, protagonisti di questo cambiamento, continuano a lottare per costruire una società più inclusiva e giusta, ispirandosi ai valori di uguaglianza e merito. Questa rivolta generazionale, guidata dalla creatività e dalla determinazione della generazione Z, promette di lasciare un'eredità duratura nel paese.