Il settore del franchising in Italia si rivela essere un importante stimolo per la crescita economica nazionale. Secondo uno studio recente, ogni investimento effettuato in questo campo genera benefici notevoli per il paese. L'analisi condotta da Nomisma evidenzia come tale attività abbia contribuito a creare un impatto economico complessivo stimato in circa 94 miliardi di euro. Questo fenomeno mostra un chiaro legame tra l'attività di franchising e lo sviluppo di vari settori produttivi italiani.
L'influenza del franchising non si limita solo al commercio, ma si estende ad altre aree cruciali come il tessile, gli immobili e i servizi di ristorazione e alloggio. Nel 2023, il valore aggiunto generato è stato stimato intorno ai 41 miliardi di euro, con una distribuzione significativa tra attivazione diretta, indiretta ed induzione. Questo scenario riflette un'economia dinamica dove l'impatto occupazionale raggiunge cifre impressionanti, con oltre 730mila posti di lavoro direttamente o indirettamente influenzati dal settore. Inoltre, i redditi generati dai salari toccano i 15,9 miliardi di euro, confermando il ruolo chiave del franchising nel mantenimento del benessere sociale.
Un approccio innovativo alla gestione delle imprese sta portando risultati tangibili. Le aziende coinvolte nel franchising stanno dimostrando che la collaborazione e lo scambio di conoscenze possono amplificare le opportunità di mercato e migliorare la qualità dei servizi offerti. Grazie all'adozione di nuove strategie e alla costante ricerca di soluzioni creative, il franchising italiano continua a evolversi, diventando un modello esemplare per altre nazioni. Tale progresso sottolinea l'importanza di investire in modelli aziendali che promuovono l'inclusione, la cooperazione e la crescita sostenibile.