Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha recentemente espresso la sua visione durante un'audizione alla Camera dei Deputati italiana. L'incontro si è svolto nella prestigiosa Sala Mappamondo a Montecitorio, dove Elkann ha ribadito il ruolo centrale dell'Italia all'interno del gruppo automobilistico globale. Con una storia che risale al secolo scorso, Stellantis continua a crescere e adattarsi alle sfide moderne. Elkann ha evidenziato gli investimenti in Italia, il contributo economico e sociale del gruppo e la strategia futura per rimanere competitivi in un mercato sempre più elettrificato.
La testimonianza di Elkann non si limitava a celebrare il passato glorioso della Fiat, ora parte integrante di Stellantis, ma anche a delineare un futuro ambizioso. Il gruppo ha commissionato uno studio indipendente all'Università Luiss Guido Carli per quantificare l'impatto positivo sul tessuto economico italiano. Secondo i dati presentati, dal 2004 al 2023 Stellantis ha prodotto oltre 16 milioni di veicoli in Italia, generando un valore complessivo di quasi 700 miliardi di euro. Inoltre, per ogni euro guadagnato dall'azienda, ne sono stati generati nove nell'economia nazionale. Questi numeri dimostrano come azienda e Paese abbiano condiviso una crescita comune negli ultimi decenni.
Elkann ha descritto dettagliatamente la situazione attuale degli stabilimenti italiani di Stellantis. Ogni sito produttivo è stato dotato delle piattaforme multi-energia necessarie per mantenere la flessibilità e soddisfare le esigenze del mercato globale. Ad esempio, lo stabilimento di Pomigliano continuerà a produrre la Panda ibrida fino al 2030, mentre Mirafiori sarà il cuore della produzione della nuova generazione della Fiat 500 ibrida entro il 2030. A Melfi, invece, verranno lanciati sette modelli differenti, tra cui le nuove Jeep Compass e le DS N°8.
Nonostante gli investimenti significativi, Elkann ha sollevato alcune preoccupazioni relative al mercato automobilistico europeo. La competizione con la Cina e gli Stati Uniti è intensa, soprattutto per quanto riguarda la produzione di batterie. Attualmente, solo 13 Gigafactory sono operative in Europa contro 214 in Cina. Ciò crea uno svantaggio strutturale per i costruttori europei, che devono affrontare costi energetici cinque volte superiori rispetto ai loro competitor asiatici. Per garantire una transizione efficace verso i veicoli elettrici, è necessario un maggiore sostegno istituzionale e una rete di ricarica più estesa.
L'obiettivo principale di Stellantis resta quello di supportare l'elettrificazione come strumento principale per ridurre le emissioni di CO2. Tuttavia, Elkann ha sottolineato l'importanza di utilizzare tutte le tecnologie disponibili per raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2035. Nel frattempo, il gruppo continua a investire nei propri stabilimenti italiani, confermando così il legame storico con il Paese.
Grazie ai progetti futuri e agli investimenti pianificati, Stellantis intende consolidare la propria posizione come leader nel settore automobilistico mondiale. L'Italia, con la sua tradizione di eccellenza e innovazione, rappresenta una componente fondamentale di questo percorso. Attraverso collaborazioni strategiche e l'adozione di politiche industriali appropriate, sia Stellantis che il Paese possono continuare a prosperare insieme, mantenendo vivo lo spirito di progresso che li ha uniti per oltre un secolo.