Cronaca
La Cambogia Contro il Tradimento Nazionale: Un Emendamento Costituzionale che Preoccupa
2025-07-11

In un recente sviluppo politico, l'Assemblea Nazionale della Cambogia ha dato il via libera a un emendamento costituzionale che introduce la possibilità di ritirare la cittadinanza a coloro che vengono giudicati colpevoli di \"tradimento contro la nazione\". Questa decisione, presa con un voto unanime, ha immediatamente sollevato un'ondata di preoccupazioni a livello internazionale, in particolare da parte di organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International, che la considerano un nuovo strumento potenzialmente repressivo nelle mani del governo. L'obiettivo dichiarato di questa modifica legislativa è quello di colpire individui accusati di cospirare con attori stranieri contro gli interessi dello stato.

L'11 luglio, la modifica all'articolo 33 della costituzione del 1993 è stata formalmente approvata, permettendo ora la revoca della cittadinanza in circostanze definite dalla legge. Il Ministro della Giustizia, Koeut Rith, ha chiarito che l'attenzione è rivolta ai cittadini cambogiani che si suppone abbiano intrapreso azioni cospiratorie contro il governo in collaborazione con entità esterne. Un testo legislativo più dettagliato, che delineerà specificamente questi casi, è atteso a breve in parlamento. Koeut Rith ha espresso con fermezza il principio che chiunque tradisca la nazione non può più considerarsi parte di essa, sebbene abbia anche tentato di rassicurare, affermando che la revoca non riguarderà i critici del governo a meno che non abbiano commesso reati di tradimento o atti dannosi per l'interesse nazionale.

Questa iniziativa ha le sue radici nelle dichiarazioni dell'ex Primo Ministro Hun Sen, una figura dominante nella politica cambogiana per quasi quattro decenni. Già il mese scorso, Hun Sen aveva sollecitato la revoca della cittadinanza per coloro che, a suo dire, giurano fedeltà a paesi stranieri per danneggiare la Cambogia. Queste affermazioni seguivano critiche mosse da membri dell'opposizione in esilio al governo attuale, guidato da suo figlio Hun Manet, in merito a una disputa confinaria con la Thailandia. Il contesto politico in Cambogia è da tempo caratterizzato da un controllo stringente e dalla repressione delle voci dissidenti, con la giustizia spesso percepita come uno strumento per silenziare l'opposizione.

Amnesty International ha duramente criticato l'emendamento, definendolo una \"grave violazione del diritto internazionale\". Montse Ferrer di Amnesty International ha espresso il timore che le nuove disposizioni possano essere abusate dal governo per prendere di mira gli oppositori politici, portando alla privazione della loro cittadinanza e potenzialmente rendendoli apolidi. Un esempio lampante di questa tendenza è il caso di Kem Sokha, leader dell'opposizione, che nel 2023 è stato condannato a 27 anni di arresti domiciliari con l'accusa di tradimento, accuse che egli ha sempre negato con veemenza. Questo episodio evidenzia il crescente giro di vite sulle libertà individuali e politiche nel paese.

La decisione di concedere al governo la facoltà di revocare la cittadinanza per \"tradimento\" rappresenta un passo significativo verso un ulteriore consolidamento del potere e un potenziale restringimento dello spazio democratico in Cambogia. La comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani continuano a monitorare attentamente la situazione, preoccupate per le implicazioni di tale legislazione sulla libertà di espressione e sull'integrità del sistema giudiziario cambogiano.

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