Finanza
Un Passo Avanti Nella Riciclaggio di PET: Hera Amplia le Sue Capacità
2025-04-01

In un contesto in cui l'Europa si muove con decisione verso una transizione ambientale sostenuta da normative comunitarie, il gruppo Hera ha recentemente ampliato la propria portata nel settore del riciclo di PET. Attraverso Aliplast, società controllata da Heraambiente, l'azienda ha acquisito le attività di Gurit Italia dedicate al riciclo di PET nello stabilimento di Carmignano di Brenta, provincia di Padova. Questa operazione non solo incrementerà la produzione annua di PET riciclato di circa 15 mila tonnellate, ma si inserisce anche all'interno di un piano industriale che mette al centro la rigenerazione delle risorse.

Dettagli della Nuova Iniziativa di Riciclo

Nel cuore del Veneto, precisamente a Carmignano di Brenta, si trova lo stabilimento che sta rivoluzionando il modo in cui vengono gestiti i materiali post-consumo. L'impianto riceve scarti di PET provenienti dai consorzi Corepla e Coripet, filiere leader nel recupero dei rifiuti plastici in Italia. Grazie a un investimento significativo, Aliplast ha introdotto una nuova linea tecnologica avanzata per il trattamento del PET. Questa include processi di macinazione, lavaggio ed estrusione, permettendo la produzione di materiale idoneo sia per l'utilizzo alimentare, come bottiglie o vaschette per cibi, sia per applicazioni industriali, come fibre utilizzate nella confezione di indumenti o componenti automobilistici.

L'acquisizione di Gurit Italia rappresenta un passo strategico per ottimizzare la catena logistica di Aliplast. Gli ampi piazzali di stoccaggio dell'ex azienda integreranno perfettamente i flussi mercatuali esistenti, garantendo maggiore efficienza operativa. Michele Petrone, amministratore delegato di Aliplast, ha sottolineato come questa mossa sia coerente con il piano industriale dell'azienda, che mira a migliorare costantemente qualità e tracciabilità del prodotto finito.

Il tutto avviene in un contesto regolamentato dalla Direttiva Single Use Plastics, attuata in Italia dal decreto legislativo n. 196/21. Tale normativa impone che, a partire dall'inizio dell'anno, i contenitori plastici destinati ai liquidi alimentari debbano contenere almeno il 25% di materiale riciclato. Questa legge agisce come catalizzatore per incentivare ulteriormente il riciclo e la riduzione degli sprechi.

Da un punto di vista giornalistico, questa notizia rappresenta un chiaro segnale di come le imprese private possano giocare un ruolo fondamentale nella protezione ambientale. L'operazione intrapresa da Hera dimostra come investimenti strategicamente pianificati possano contribuire alla realizzazione di obiettivi sostenibili senza compromettere l'efficienza economica. Un modello che potrebbe ispirare altre aziende ad adottare approcci simili, promuovendo un futuro più verde e responsabile.

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