L'esperto economico americano Joseph Stiglitz ha espresso preoccupazioni profonde riguardo al percorso attuale degli Stati Uniti, mettendo in luce la necessità di una riflessione critica. Secondo lui, figure come Donald Trump ed Elon Musk hanno portato a un'eccessiva deregolamentazione e conflitti d'interesse che minacciano non solo l'integrità economica ma anche i principi democratici fondamentali. Stiglitz sottolinea che l'America moderna sta diventando un luogo dove la libertà individuale viene spesso interpretata come il diritto di sfruttare gli altri, creando uno squilibrio sociale e politico.
L'impatto delle politiche di deregolamentazione su vari settori è stato drammatico. La riduzione dei controlli ambientali, ad esempio, ha portato a un aumento dell'inquinamento e delle emissioni di CO2. Nel campo finanziario, le banche potrebbero tornare alle pratiche predatrici, mettendo a rischio la stabilità del sistema. Anche nei settori della sanità e della tecnologia, la mancanza di regole chiare può compromettere la sicurezza e l'efficacia dei prodotti. Stiglitz avverte che senza normative rigorose, l'innovazione e l'etica potrebbero soccombere sotto il peso dell'avidità corporativa.
Le conseguenze delle azioni degli Stati Uniti si estendono ben oltre le sue frontiere. Le recenti decisioni protezionistiche, come l'introduzione di dazi su merci importate, stanno scatenando tensioni commerciali globali. Paesi come Cina e Canada hanno già reagito con misure contrarie, e l'Unione Europea è in attesa di definire la sua posizione. Stiglitz suggerisce che l'Europa debba ripensare alla propria relazione con gli Stati Uniti, considerandoli meno affidabili come partner internazionali. È necessario promuovere una maggiore indipendenza industriale e difesa, per garantire la sovranità europea in un mondo sempre più incerto. Questa visione incoraggia una cooperazione globale basata sulla giustizia e sull'equità, piuttosto che sull'egoismo nazionale.